Intervista e nuove date del Tour per i Cluster

Voi, sia ad X Factor sia per quello che e' il vostro personale repertorio, come del resto e' norma per i gruppi a cappella, vi esibite re-interpretando e riarrangiando cover di brani gia' noti. Avete dei particolari obiettivi artistici nel farlo?

Naturalmente quando ci rapportiamo con una cover di una canzone manteniamo in primis le basi del nostro essere un gruppo vocale a cappella, ma cerchiamo sempre di arrangiare i brani in modo che siano caratteristici facendoli cosi' nostri, una nostra personale re-interpretazione in pratica. All'inizio l'esperienza delle cover e' stata per noi un modo per "prendere la mano" con quello che poi e' diventato il nostro modo di fare musica, adesso alle cover affianchiamo inediti da noi scritti ed arrangiati, in modo tale da avere un ampio repertorio, vasto e sconfinante in differenti generi.

Avete mai riscontrato in passato muri da abbattere, cosa molto frequente per tutti gli emergenti in primis?

Assolutamente si. Ci sono sempre stati e ci sono tuttora. Specialmente in Italia. A dire il vero specialmente a Genova, la nostra citta', dove stranamente in pochissimi ci avevano sentiti nominare in precedenza, proprio perche' ci eravamo esibiti in casa solo poche volte. All'estero la situazione per i gruppi a cappella e' decisamente migliore. In passato ci siamo esibiti moltissimo anche all'estero, soprattutto nei paesi del Nord Europa, Scandinavia ed Austria su tutte, dove c'e' una vera e propria cultura musicale in quel genere. Li' abbiamo sempre riscontrato una maggiore accoglienza ed ospitalita', una grande passione per la materia e disponibilita' all'ascolto. E' come se fossero piu' aperti alla sperimentazione che noi facciamo, fondendo vari generi musicali, dal jazz al rock, "fusion" in sostanza. Pensa che e' in Austria che Luca ha ricevuto il primo applauso per un assolo di basso da lui eseguito.

La mia curiosita' e' appunto in cosa consiste un vostro concerto, dalla durata alle varie esecuzioni . . .

Beh, a noi serve ne' piu' ne' meno cio' che serve ad una band strumentale, solo che non abbiamo gli strumenti! Il repertorio comprende meta' cover e meta' inediti nostri, in modo tale da spaziare tra i vari generi musicali, il tutto su base jazz, ovviamente. Abbiamo molti momenti di intrattenimento, sketch vari, momenti in cui ci piace annunciare il brano che andremo ad eseguire. Siamo un vocal group su base jazz che spazia dal rock al pop, con un occhio di riguardo verso l'elettronica. E ci siamo accorti che e' proprio questo che piace al pubblico. Addirittura nei nostri piu' recenti show-case ci richiedevano i brani meno pop, inteso come popolare, ma piu' particolari e di nicchia, e questo e' molto interessante. Sembra che si stia muovendo qualcosa anche qui.

Un'ultima cosa: avete mai collaborato in passato con qualche artista italiano di spicco, o se no, con chi vi piacerebbe farlo?

Non abbiamo mai collaborato con nessuno a dire il vero. Guardando all'estero ci piacerebbe collaborare, e forse lo faremo, con Michel Camilo e con Eric Whitacre. In Italia dovendo scegliere saremmo tutti concordi nel dire Elio e Le Storie Tese. Li amiamo tutti e sono dei musicisti geniali.

Il Tour dei Cluster continua in giro per l'Italia anche quest'inverno. Ecco le prime date:

25 ottobre 2008 - Folk Club, Torino

9 novembre 2008 - Teatro Della Gioventu', Genova

28 novembre 2008 - L'Altro Teatro, Cadelbosco Di Sopra, Reggio Emilia

6 dicembre 2008 - Chiostro di San Nicolo', Spoleto, Perugia

12 dicembre 2008 - Gran Casino', Belgrado

19 dicembre 2008 - Teatro Astoria, Lerici, La Spezia

20 dicembre 2008 - P.le Dei Lavoratori, Cerano, Novara